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Le sentenze della Corte di Strasburgo, che intervengono nel corso del contenzioso interno, hanno il valore di giudicato formale.

Una interessantissima pronunzia della terza Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione, la sentenza n. 19985 del 24 giugno, pubblicata in data 30 settembre 2011, riconosce il valore di giudicato formale, valido solo per il procedimento in corso, ma con una ovvia ricaduta su situazioni che, in ipotesi simili, il giudice interno è chiamato ad affrontare, alle pronunzie della Corte di Strasburgo che intervengono nel corso della causa italiana.

Il giudice interno non può non tener conto, affinchè la sua decisione risulti aderente alle norme della Convenzione, dell’elaborazione del diritto vivente proveniente dalla Corte dei Diritti dell’Uomo, che della CEDU è la più autorevole interprete.