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Diritto del lavoro dell’UE: la Commissione invita l’ITALIA a modificare la legislazione relativa alle condizioni di lavoro dei magistrati onorari

Commissione Europea – Decisioni sui casi d’infrazione – Luglio 2021

 La Commissione ha deciso oggi di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia in quanto la legislazione nazionale applicabile ai magistrati onorari non è pienamente conforme al diritto del lavoro dell’UE. La Commissione ritiene che la legislazione italiana non rispetti diverse disposizioni dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato; dell’accordo quadro allegato alla direttiva 97/81/CE sul lavoro a tempo parziale; della direttiva 2003/88/CE sull’orario di lavoro e della direttiva 92/85/CEE sulle lavoratrici gestanti. Diverse categorie di magistrati onorari, quali i giudici onorari di pace, i vice procuratori onorari (VPO) e i giudici onorari di tribunale (GOT), non godono dello status di “lavoratore” in base al diritto nazionale italiano, ma sono considerati volontari che prestano servizi a titolo “onorario”. Non avendo lo status di lavoratore, essi non godono della protezione offerta dal diritto del lavoro dell’UE e risultano penalizzati dal mancato accesso all’indennità in caso di malattia, infortunio e gravidanza, dall’obbligo di iscriversi presso il fondo nazionale di previdenza sociale per i lavoratori autonomi, nonché da divari retributivi e relativi alle modalità di retribuzione, dalla discriminazione fiscale e dal mancato accesso al rimborso delle spese legali sostenute durante procedimenti disciplinari e al congedo di maternità retribuito. Tali categorie non sono inoltre sufficientemente protette contro gli abusi derivanti da una successione di contratti a tempo determinato e non hanno la possibilità di ottenere un adeguato risarcimento per tali abusi. Infine l’Italia non ha istituito un sistema di misurazione dell’orario di lavoro giornaliero di ciascun magistrato onorario. La nuova normativa adottata dall’Italia nel 2017 non ha ancora fornito soluzioni al riguardo. Poiché la Corte di giustizia dell’UE ha recentemente confermato che tali magistrati onorari dovrebbero avere lo status di lavoratori, la Commissione ha deciso di avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia inviando una lettera di costituzione in mora. L’Italia dispone di 2 mesi per adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.