Con la sentenza pubblicata in data 12 febbraio 2009, la Suprema Corte ha stabilito, richiamando le ormai note sentenze delle SS.UU. del 2004 sul punto, che, anche per le persone giuridiche, il danno non patrimoniale è la normale conseguenza della violazione del diritto alla ragionevole durata del processo. Inoltre, sempre con il provvedimento in esame, la Corte ha chiarito che i criteri di determinazione del quantum della riparazione applicati dalla CEDU non possono essere ignorati dal Giudice nazionale che, nel decidere tale tipo di controversie, deve riferirsi alle liquidazioni effettuate in casi simili dalla Corte di Strasburgo.
06
Mar
2009