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“Sopravvenienze” ed obblighi di cooperazione tra gli uffici: come cambia la procedura di conversione del permesso di soggiorno

L’emergenza scatenata dalla diffusione del COVID-19 ha portato le varie compagini governative illo tempore in carica all’adozione di misure restrittive in materia di immigrazione, in particolare tramite la sospensione dei termini relativi alle procedure amministrative disciplinanti l’ingresso e la permanenza del cittadino straniero sul territorio italiano (sospensione prevista dal d.l. n. 18/2020 (c.d. “Cura Italia”), richiamata da diverse circolari del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione).

Nel seguente commento alle Sentenze n. 3917/2021, n. 511/2022 e n. 6565/2022 del TAR Campania – Napoli, pubblicato per la rivista on-line della Giuffrè “Diritto e Giustizia”,  dal titolo “Sopravvenienze” ed obblighi di cooperazione tra gli uffici: come cambia la procedura di conversione del permesso di soggiorno, l’Avvocato Jessica De Nigris ha analizzato l’istruttoria e gli incombenti che gravano sugli Uffici della Questura e della Prefettura, competenti in materia di rilascio e conversione del Permesso di Soggiorno, unitamente alla trattazione nello specifico dell’obbligo di cooperazione a cui i medesimi sono tenuti.

Si rinvia, per il testo integrale, al link di seguito riportato (contenuto accessibile solo agli abbonati alla rivista DeG)*.

https://www.dirittoegiustizia.it/#/documentDetail/10397877

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